Storia della Fondazione

Un rotariano al servizio della verità: Omero Ranelletti
Nasce a Celano (L’Aquila) il 24 marzo 1885, muore nel 1979
Avvocato Capo di Gabinetto del Ministro della Pubblica Istruzione
1925 - fonda con altri amici il Rotary Club Roma
1938 - presiede la riunione che sospende le attività rotariane in Italia
1946 - presiede, a Pallanza, l’Assemblea che ricostruisce il Rotary italiano dopo la guerra
1950 - presiede il Rotary Club Roma
1954 - 55 - Governatore del Distretto Rotary 87, unico in Italia
1955 - 56 - Governatore del Distretto Rotary 87 (secondo mandato)
1957 - 58 - Governatore del Distretto 188
Ha il grande merito di essere riuscito, con il suo prestigio di uomo integerrimo e di grandi capacità, a porre fine alle incomprensioni che avevano turbato con profonde lacerazioni, i rapporti tra la Chiesa Cattolica ed il Rotary.
Omero Ranelletti ha scritto un saggio su "Rotary Internazionale e la Chiesa Cattolica", che apparve per la prima volta sul numero dell'aprile 1972 di Realtà Nuova. Successivamente, aggiornato e rivisto dall'Autore, fu nuovamente pubblicato dalla rivista come Quaderno (aprile 1975) corredato da riassunti in inglese, francese, tedesco e spagnolo.
La Fondazione Omero Ranelletti del 208° Distretto Rotary International (cosi era la originaria denominazione), venne costituita dall'Ing. Luciano Arzone, dal Prof. Antonio de Majo e dal Prof. Francesco Di Raimondo a Roma, il 27 novembre 1990 davanti al Notaio Dott. Francesco Scaldaferri, che redasse l'atto di cui al n. 21789 di repertorio e n. 4404 di raccolta. La prima sede fu in Roma in Via Salaria n. 332.
Il patrimonio iniziale venne conferito dal Prof de Majo (CCT per un controvalore di lire centomilioni) e dal Prof Di Raimondo (CCT per un controvalore di lire cinquantamilioni) e nello statuto fu espressamente indicato, su disposizione dei donanti, che “le rendite del detto importo, detratte le spese di gestione, dovranno essere utilizzate per l’attribuzione annuale della “Borsa di Studio Tullio Fazi” ad un giovane, orfano di padre e di madre ed in condizioni economiche tali da poter godere dell’esenzione dalle tasse universitarie, che voglia compiere gli studi universitari e conseguire laurea”